La termografia è una tecnica diagnostica non distruttiva che sfrutta il principio fisico secondo cui qualunque corpo con una temperatura maggiore dello zero assoluto (-273,14°C), emette energia sotto forma di radiazione infrarossa. Lo strumento che converte l’energia emessa da un corpo (sotto forma di onde elettromagnetiche infrarosse) in un segnale digitale è la termocamera. La “visone dell’energia” rilevata dalla termocamera, viene rappresenta da un’immagine, abbinando una palette di colori con una scala di temperature.
L’immagine ottenuta non è altro che la mappatura termica superficiale dell’oggetto. Ecco che la termografia può essere intesa come uno strumento d’indagine non distruttivo, applicabile a qualsiasi settore. La termografia ricopre un ruolo fondamentale nell’individuazione preventiva di anomalie, proponendosi per altro come uno dei metodi più efficaci. Efficacia è sinonimo di vantaggio economico. Individuare con lungimiranza il punto debole di una struttura o di un sistema significa assicurare al cliente un risparmio non indifferente in termini di tempo e risorse impiegate. Basti pensare a quanto sia costoso, in taluni casi, il fermo impianto di un’unità produttiva oppure la ricerca perdite in un impianto idraulico. L’indagine termografica indica con precisione, basandosi su differenze di temperatura superficiali, il punto preciso dove intervenire.
Si deducono chiaramente le potenzialità di tale tecnica sottolineando come, un rilievo termografico, sia sinonimo di vantaggio economico per l’utenza. Pensando alle sue molteplici applicazioni è plausibile affermare che qualsiasi settore può avvalersi della termografia.